M3, fotografato dal telescopio spaziale Hubble

M3 (noto anche come NGC5272) è un ammasso globulare visibile nella costellazione dei Cani da Caccia. Questo oggetto può essere agevolmente osserrvato da ambo gli emisferi, anche se l’osservazione privilegiata è nell’emisfero boreale. M3 si individua molto facilmente con un binocolo, essendo uno degli ammassi globulari più brillanti, al punto che sotto un cielo particolarmente buio e terso può essere scorto persino ad occhio nudo: la sua magnitudine apparente è infatti di +6,2. >

Un po’ di storia

M3 è stato osservato per la prima volta da Charles Messier nel 1764, e  anni dopo fu da lui così descritto: “Nebulosa scoperta tra Bootes ed uno dei Cani da Caccia di Hevelius; essa non contiene alcuna stella, il suo centro è brillante e la sua luce va scemando insensibilmente, essa è rotonda; con un bel cielo la si può vedere con un telescopio da un piede; essa è riportata sulla carta della cometa osservata nel 1779. Memorie dell’Accademia dello stesso anno. Riosservata il 29 marzo 1781, sempre bellissima”. Il primo ad osservare le singole stelle dell’ammasso fu William Hershel intorno al 1800; in seguito anche suo figlio John dedicò all’oggetto diverse osservazioni, descrivendolo come un ammasso di stelle di magnitudine compresa tra mag.app.+11 e +15. Oggi, conosciamo meglio le caratteristiche di M3: si tratta di un ammasso globulare composto da circa 500.000 stelle il quale dista da noi circa 33.900 anni luce! Come spesso accade per gli ammassi globulari, l’età di M3 è stimata in oltre dieci miliardi di anni. Due cose curiose è che M3 contiene al suo interno una stella azzurra di tipo O8, probabilmente una cosiddetta “stella vagabonda blu”: si tratta probabilmente del risultato della collisione o della scambio di materia tra due stelle. La seconda curiosità, è che M3 è l’ammasso globulare contenente più stelle variabili di tutti: ne conosciamo ben 212, di cui per 186 conosciamo con precisione il periodo, e almeno 170 corrispondono al profilo della variabili RR Lyrae.

M3 fotografato dal telescopio spaziale Spitzer nella frequenza dell’infrarosso

Osservazione

M3 si trova nella costellazione dei Cani da Caccia ma, a meno che non sia visibile ad occhio nudo sotto i cieli più bui e tersi, non si osserva agevolmente in quando non è vicinissimo a stelle di brillantezza rilevante: la stella a lui più vicina è Beta Comae Berenices, anche se non lontano nella direzione opposta vi è la brillante stella Arturo. Per riuscire ad osservarla in modo soddisfacente, sono sufficienti anche dei piccoli binocoli, anche se naturalmente solo al telescopio di almeno 20 cm di diametro sarà possibile risolvere l’ammasso in centinaia di stelline.