Diamo uno sguardo ai principali eventi astronomici del mese di gennaio 2017!

 

Il Sole


il Sole, fotografato da Alfredo Lolli

01 gennaio: sorge alle 07:49
transita alle 12:17
tramonta alle 16:46
durata del giorno 8 ore e 57 minuti
distanza dalla Terra alle 12:00: 0.9833312841 U.A.


15 gennaio: sorge alle 07:45
transita alle 12:23
tramonta alle 17:01
durata del giorno 9 ore e 16 minuti
distanza dalla Terra alle 12:00: 0.983647862 U.A.

31 gennaio: sorge alle 07:32
transita alle 12:27
tramonta alle 17:22
durata del giorno 9 ore e 50 minuti
distanza dalla Terra alle 12:00: 0.985299544 U.A

La Luna


La Luna, fotografata da Alfredo Lolli e Matteo Reggidori

05 gennaio, h 09:21 – Luna al primo quarto

10 gennaio, h 01:46 – Luna al perigeo (363.238,5 km)

12 gennaio, h 01:46 – Luna piena

19 gennaio, h 09:56 – Luna all’ultimo quarto

22 gennaio, 00:58 – Luna in apogeo (404.914,4 km)

27 gennaio, h 12:43 – Luna nuova

I pianeti


Mercurio – Il pianeta Mercurio sarà a inizio troppo vicino al Sole per essere individuato, e sarà difficilmente visibile ad est poco prima dell’alba. Il 19 gennaio sarà in elongazione superiore ovest.
Il 15 del mese, a mezzogiorno, disterà dalla Terra circa 0,934 U.A. (139.724.411,234 km);

Venere – Venere sarà facilmente osservabile ad Ovest, dopo il tramonto, durante tutto il mese. poiché tarda progressivamente il suo tramonto. Il 12 gennaio raggiungerà la massima elongazione est.
Il 15 del mese, a mezzogiorno, disterà dalla Terra circa 0,662 U.A. (99.033.790,403 km);

Terra – Questo mese la Terra raggiungerà il perielio, il punto della sua orbita intorno al Sole nel quale è più vicina alla stella: avverrà il nella notte tra il 02 ed il 03 gennaio, allo scoccare della mezzanotte, quando disterà 0,983 u.a. (circa 147.054.706,898 km) dal Sole.

Marte – Il Pianeta Rosso, sarà ben visibile nel cielo della prima serata per tutto il mese.
Il 15 del mese, a mezzogiorno, disterà dalla Terra circa 1,737 U.A. (259.851.501,406 km);

Giove – Il Gigante potrà essere scorto facilmente ad Est, durante la seconda perte della notte, progressivamente per più tempo in quanto giorno dopo giorno anticipa la sua levata. Il 12 gennaio sarà in quadratura.
Il 15 del mese, a mezzogiorno, disterà dalla Terra circa 5,314 U.A. (794.963.804,9 km);

Saturno – Il Signore degli Anelli sarà visibile ad Est prima dell’alba con qualche difficoltà per la sua vicinanza al Sole: man mano che il mese procederà, anticiperà il suo sorgere.
Il 15 del mese, a mezzogiorno, disterà dalla Terra circa 10,864 U.A. (1.625.231.267,285 km);

Urano – Urano rimane fermo nella costellazione dei Pesci, osservabile al telescopio ad est nel cielo, al meglio nella prima parte della notte. Il 10 gennaio sarà in quadratura
Il 15 del mese, a mezzogiorno, disterà dalla Terra circa 19,997 U.A. (2.991.508.620,388 km);

Nettuno – Il pianeta Nettuno, ospite fisso nella costellazione dell’Acquario, appare in cielo ad Est /Sud-Est, anticipando la sua levata giorno dopo giorno: per vederlo però è necessario un buon telescopio, sarà osservabile nella prima parte della notte.
Il 15 del mese, a mezzogiorno, disterà dalla Terra circa 30,643 U.A. (4.584.127.551,860 km).

 

Congiunzioni


Congiunzione tra Giove (a sinistra) e Venere (a destra) del Giugno 2015. Foto di Alfredo Lolli e Matteo Reggidori.

 

01 gennaio, h 18 – Congiunzione Marte-Nettuno (non visibile a occhio nudo, meglio usare un buon binocolo o un telescopio);

02 gennaio, h 18 – Congiunzione Luna-Venere;

 

03 gennaio, h 18 – Congiunzione Luna-Marte;

12 gennaio, h 18 – Congiunzione Venere-Nettuno (non visibile a occhio nudo, meglio usare per chi ha un buon binocolo o un telescopio);

 

19 gennaio, h 6 – Congiunzione Luna-Giove;

24 gennaio, h 6 – Congiunzione Luna-Saturno;

-31 gennaio, h 19 – Congiunzione Luna-Venere.

Sciami meteorici con picco d’intensità nel mese di gennaio

 

1)Quadrantidi/Bootidi di gennaio: questo sciame meteorico è il principale del mese grazie al tuo tasso orario zenitale di ben 120 meteore l’ora che lo rendono lo sciame più prolifico insieme a quello delle Geminidi di Dicembre. Le meteore appartenenti a questo sciame sfrecciano a circa 41 km/s e prendono il loro nome da una antica costellazione, quella del “Quadrante murale”, poi andata a integrare quella del Bootes. Questo sciame è stato forse generato dal passaggio di un corpo minore del Sistema Solare, (196256) 2003 EH1, forse una cometa “morta”. Il radiante sarà osservabile per tutta la notte per latitudini superiori a +41 gradi, ma molto basso sopra l’orizzonte fino a mezzanotte, e alla massima altezza (+60° circa) verso l’alba. Le notti del 2/3 e 3/4 gennaio di maggiore attività quest’anno saranno sfavorevoli all’osservazione in quanto il maggior numero di Quadrantidi è atteso nelle ore diurne del 3 gennaio (verso le 15h-16h). L’osservazione nelle ore notturne sarà comunque favorevole in quanto non disturbata dal chiarore della Luna.
Le Quadrantidi sono attive tra il 26 dicembre ed il 13 gennaio e presentano generalmente un numero di meteore molto basso, fatta eccezione di un drastico aumento per una ventina d’ore, che culmina con un picco acuto della durata di poche ore, in genere tra il 2 e il 4 gennaio. La brevità dell’evento fa sì che il picco non risulti sempre visibile di notte dalle nostre postazioni, e che talvolta capiti nelle ore diurne.
Se consideriamo che in genere la frequenza oraria degli eventi si mantiene sopra le 100 meteore per almeno 4-5 ore e sopra le 50 meteore per circa 10 ore, si vede che quest’anno probabilmente osserveremo senza grosse difficoltà abbastanza Quadrantidi comunque.
Dall’Italia centro settentrionale il radiante, situato a nord della costellazione del Boote circa a 9° nord dalla stella Beta BOO, è visibile per tutta la notte, ma dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacienti. Occorre pertanto osservare da mezzanotte in poi per vedere via via il numero delle stelle cadenti aumentare.

2)Rho Geminidi: questo sciame è attivo tra il 28 dicembre ed il 28 gennaio, e fu scoperto da osservatori italiani nel 1872 e confermato negli anni 50-60 fotograficamente e nel dominio radio. Specie a seguito delle più recenti osservazioni video, la posizione dell’area radiante e i valori del moto diurno sono ancora allo studio, poichè molto incerti. Il radiante delle rho Geminidi, visibile per tutta la notte, culminerà verso mezzanotte a quasi 80° sopra l’orizzonte. La notte del 7/8 gennaio di maggiore attività quest’anno sarà favorevole all’osservazione dalla mezzanotte in poi, dato che il maggior numero di queste meteore è atteso nelle ore notturne e dato che non ci sarà più il disturbo della Luna.

3)Delta Cancridi, che sarà visibile dal 21 dicembre al 25 Gennaio con picco il 17 quando però sarà comodamente osservabile solo nella prima parte della notte, prima del sopraggiungere del disturbo lunare, con un ZHR pari a 4. L’origine di questo sciame è tutt’ora sconosciuta, anche se si ipotizza possa essere stato generato dall’asteroide 2001 YB5. Le meteore sfrecciano a “soli” 28 km/s.
Una curiosità: questo sciame è stato scoperto da astronomi italiani nel Gennaio del 1872!

Altri sciami meteorici che hanno già raggiunto/devono ancora raggiungere la massima intensità sono:

1)Leo Minoridi di dicembre: (attive dal 05 dicembre al 04 febbraio, con picco il 19 dicembre);

2)Lincidi: (attive dal 10 dicembre al 28 gennaio, con picco il 20 dicembre);

3)Zeta Aurigidi Sud: (attive dal 11 dicembre al 21 gennaio, con picco il 31 novembre);

4)Zeta Aurigidi Nord: (attive dal 14 dicembre al 15 gennaio, con picco il 31 dicembre);

5)Xi Bootidi: (attive dal 25  gennaio al 09 febbraio, con picco il 05 febbraio);

6)Alfa Aurigidi: (attive dal 13 gennaio al 20 febbraio, con picco il 06 febbraio);

7)Psi Leonidi/Eta Leonidi: (attive dal 26 gennaio al 28 febbraio, con picco l’11 febbraio).

 

Appuntamenti con il Gruppo Astrofili Antares:

 

Venerdì 13 gennaio, dalle 20:45 alle 22:15 – SerAntares di gennaio al Liceo di Lugo (ANNULLATA)

 

Carte del cielo del mese di gennaio

 

Il cielo del 01 gennaio, alle ore 23

 

Il cielo del 15 gennaio, alle ore 23