(Una rappresentazione della costellazione dell’Acquario risalente al 1825)
Un po’ di storia… 
 
L’Acquario trae le sue origini mitologiche da un mito dell’antica Grecia, che ritroviamo mutatis mutandis in altre culture dell’antichità, come quella ebraica, babilonese e indiana.
 
Secondo la mitologia greca in un tempo antichissimo l’umanità viveva in un’Età dell’oro, senza i mali del mondo. Un giorno tuttavia una donna chiamata Pandora aprì l’otre che conteneva tutti i mali del mondo e l’Eta dell’oro finì, lasciando spazio ai conflitti, alla miseria, alla sopraffazione.
Un giorno Zeus venne a sapere di quanto era successo e volle accertarsene di persona: si travestì da contadino e si presentò alla corte di Licaone, re d’Arcadia, chiedendogli ospitalità.
Il sovrano, che era davvero empio, ordinò che per il bachetto fossero servite le carni di Arcade (figlio di Zeus e della ninfa Callisto allevato proprio da Licaone) o, in un’altra versione del mito, le carni di un prigioniero.
Zeus inorridì a tal punto da scatenare tutta la sua ira fulminando Licaone e tutti i suoi 49 figli (ad eccezione di Nittimo, salvato dalla dea Gea), e decidendo di eliminare l’umanità: per fare ciò, scatenò piogge torrenziali per dei giorni interi che ricoprirono tutta la Terra e fecerò annegare tutti gli esseri umani tranne Decaulione, che costruì un’arca in tempo per salvare se stesso e la moglie Pirra. I due superstiti, scampati alla strage, giunsero con la barca sul monte Parnaso (il monte dove abitavano il Muse) e pregarono Zeus di ripopolare la Terra con gli esseri umani. Zeus decise di accogliere la loro richiesta e ordinò loro di raccogliere dei sassi e di lanciarli alle proprie spalle: da quelli lanciati da Decaulione si formarono gli uomini, da quelli scagliati da Pirra le donne.
 
Secondo la mitologia Ebraica il diluvio fu mandato da Dio per punire la malvagità e l’empietà degli uomini, e poiché gli unici giusti rimasti erano Noè ed i suoi familiari, Dio decise di svelare il suo piano in anticipo a Noè perché potesse costruire una gigantesca arca in grado di trasportare se stesso, la sua famiglia, ed una coppia di ciascun animale vivente per poter ripopolare la Terra una volta finito il diluvio sterminatore (nella versione della mitologia islamica, fu lo stesso Noè, profeta dell’Islam, a chiedere ad Allah che mandasse il diluvio).
 
Nell’epopea di Gilgamesh il diluvio non era destinato a tutto il gobo terracqueo ma soltanto a quella che oggi conosciamo come “Mezzaluna fertile”, mentre nella mitologia indiana troviamo forse il miglior riferimento all’acquario: si racconta infatti di come Manu, il primo uomo, trovo un pesce mitico nell’acqua che gli era stata fornita per lavarsi. Il pesce gli promise di salvarlo se l’uomo lo avesse salvato a sua volta: così Manu pose il pesce in un vaso pieno d’acqua, poi lo portò al mare. Il pesce allora gli predisse la venuta di un diluvio universale, così Manu si costruì un battello che il giorno del diluvio gli garantì la sopravvivenza. Il pesce mitico raggiunse il battello di Manu e lo guidò fino alla montagna del nord, dove Manu pratica l’ascesi e compie un sacrificio dal quale, dopo un anno, nasce una donna grazie alla quale Manu potrà ripopolare la Terra.
Il Diluvio, di Francis Danby, 1840
La costellazione dell’Acquario
La costellazione dell’Acquario è una grande costellazione, attraversata dal Sole nel periodo tra fine Febbraio e metà Marzo, formata da un vasto insieme di stelle non molto luminose, da cui si può tratte la forma di una cascata d’acqua proveniente da un’urna, l’acquario appunto.
Le stelle γ, ζ, η e π Aquarii formano un asterismo chiamato Urna, che rappresenta la brocca piena d’acqua dell’Aquario; ma i Cinesi erano soliti vedere in questo asterisma quello di una tomba, così i nomi che diedero a quelle stelle sono traducibili con “la prima/la seconda/la terza/la quarta stella della tomba”.
Nelle zone urbane è una costellazione quasi impossibile da visualizzare, a causa della debolezza di quasi tutte le stelle che la compongono: sotto un cielo più buio si possono vedere anche decine di stelle in quello che in città appariva come un’area di cielo del tutto spoglia!
 
Stelle principali della costellazione dell’Acquario sono:
 
1)Sadalsuud (in arabo: “fortuna delle fortune”), o Beta Aquarii, la stella più brillante dell’Acquario con una mag.app. di +2,90: dista 536 anni luce dalla Terra. Si tratta di una supergigante gialla di fascia spettrale G0lb (attualmente l’unica conosciuta ad emettere raggi X), cioè di una stella che si trova in una fase di transizione di durata relativamente breve e che è destinata a diventare una supergigante rossa. Ha una massa 6 volte superiore a quella solare e un raggio 50 volte maggiore: la sua temperatura superficiale è di 5700 K, e risulta possedere una luminosità 2350 volte maggiore di quella del Sole. Sadalsuud ha due compagne che non sembrano però essere legate gravitazionalmente alla stella supergigante;
 
2)Sadalmelik (in arabo: “fortuna del re/regno”), o Alpha Aquarii, è la seconda stella più brillante dell’Acquario, con una mag.app. di +2,95: dista 595 anni luce dal sistema solare. Anch’essa è una supergigante gialla (ma stavolta di classe spettrale G2lb). La sua luminisità è in realtà maggiore di 3000 volte rispetto a quella del nostro Sole, ed il suo raggio è quasi 80 volte maggiore di quello del Sole; la sua massa è 6,5 volte maggiore di quella solare.
Sadalmelik ha una compagna ottica di magnitudine +12;
 
3)Skat (dall’arabo si’at, “augurio”; o secondo altra impostazione più risalente, as-saq, “tibia/gamba”) o Delta Aquarii. Si tratta di una stella bianca di frequenza principale di classe spettrale A3V, distante dal Sole 160 Anni Luce. Di questa stella sappiamo che ha una massa doppia rispetto a quella del Sole, un raggio pari a due volte e mezzo quello del nostro Sole ed una  temperatura superficiale di 9000K; la sua luminosità è in realtà 26 volte maggiore rispetto al Sole.
Nonostante varie ricerche in tal senso, non è stata trovata una compagna per questa stella, che tra l’altro sembra far parte della cosìddetta “Associazione stellare dell’Orsa Maggiore”. Le associazioni stellari sono ammassi stellari caratterizzati da un legame gravitazionale molto inferiore rispetto a quello degli ammassi aperti e globulari, motivo per cui sono destinati a spezzarsi nel giro di poco tempo, qualche milione di anni: per questo motivo possono essere formati solo da stelle estremamente giovani!
 
4)Sadaltager (dall’arabo sa‘d al-tājir “la fortuna del mercante“) o Zeta Aquarii, è un sistema binario composto da due stelle nane bianche-gialle di classe spettrale F3 V e F6 IV, distanti dal Sole 103 anni luce, dotate di una massa doppia rispetto a qualla solare e di un raggio oltre tre volte e mezzo quello solare. La luminosità assoluta di queste stelle non supera di molto quella del nostro Sole, mentre la sua magnitudine apparente è di +3.65
 
5)Sadachbia (dall’arabo: “la fortunata delle tende/delle cose nascoste/dei posti raccolti) o Gamma Aquarii, è una stella di classe A V. di mag.app. +3,849 distante da noi circa 164 Anni Luce. Ha una temperatura superficiale di 10.500 K, ed ha un raggio ed una massa sicuramente maggiori rispetto a quelli del nostro Sole. A causa della povertà di metalli nei suoi strati più esterni, Gamma Aquarii è sospettata di essere una stella Lambda Bootis, cioè una stella generatasi da una nube di accrescimento povera di metalli;
 
Stelle multiple risolvibili con il telescopio:
 
1)Beta Aquarii/Sadalsuud, sistema triplo dove oltre alla supergigante gialla vi sono due stelle vicine di decima ed undicesima mag.app.;
2)1 Aquarii, una gigante arancione di mag.app +5,15 distante da noi circa 545 Anni Luce: essa è accompagnata da due compagne di dodicesima magnitudine;
3)41 Aquarii, altra gigante arancione di mag.app. +5,32 distante 581 Anni Luce da noi: essa ha una compagna di sesta magnitudine, una di nona e una di quasi dodicesima;
4)94 Aquarii, si tratta di un sistema doppio formato da una subgigante gialla di mag.app. +5,19,
 
Vi sono anche delle coppie/terzetti di stelle visibili ad occhio nudo degni di interesse, come ψ1 -ψ2 -ψ3 Aquarii, ω1 -ω2 Aquarii e b1 -b2 -b3 Aquarii.
 
Stelle variabili
 
Nella costellazione dell’Acquario vi sono alcune stelle variabili, talune apprezzabili anche con il telescopio a causa delle variazioni ampie o molto luminose che mostrano:
 
1)R Aquarii è una gigante rossa di magnitudine +7,69 che dista 643 Anni Luce da noi. La sua massa è una volta e mezzo quella del Sole e un raggio 430 volte maggiore, ed è accompagnata da una compagna (visualmente impossibile da vedere), una nana bianca di massa pari a metà di quella del Sole ma con un raggio appena 0.014 volte quello della nostra Stella. R Aquarii nel corso di oltre un anno ha delle oscillazioni nella sua mag.app. portentose, arrivando agli estremi di +5 e +12. Essa è una Mireide, cioè una stella variabile pulsante, caratterizzata da colore rosso, con periodo di pulsazione più lungo di 100 giorni, e ampiezza di pulsazione maggiori di una magnitudine. Si tratta di stelle giganti rosse, nelle ultime fasi dell’evoluzione stellare che entro pochi milioni di anni espelleranno i loro strati esterni come nebulose planetarie e diventeranno nane bianche.
Questa particolare stella è circondata da una nebulosa evidente in fotografia ma difficilissima da osservare in visuale: la sua origine è dovuta probabilmente al fatto che questa stella rientra tra le variabili cosiddette “Z Andromedae”, cioè giganti rosse (per lo più Mireidi) che sono accompagnate da una stella più piccola ma più calda (come ad esempio una nana bianca, ma anche una stella di sequenza principale o una stella di neutroni) che “ruba” parte della massa della gigante: parte di questa massa periodicamente dà luogo ad esplosioni che possono anche far aumentare la luminosità della stella di circa 4 magnitudini, per poi dare luogo a oscillazioni quasi periodiche. La nebulosa che circonda R Aquarii potrebbe essere stata generata dall’esplosione che gli astronomi Giapponesi osservarono nel 930 d.C.!
 
2)T Aquarii, una Mireide con periodo di 202 giorni nei quali oscilla tra la settima e la quattordicesima magnitudine apparente;
 
3)XAquarii, altra Mireide con periodo di 312 giorni e un’oscillazione tra il +7 e il +14.
 
4)DV Aquarii (nota anche come HD 199603) è una variabile a eclisse che oscilla tra mag.app. +5 e +6 in un periodo di 1,6 giorni. Si tratta di una binaria di tipo Beta Lyrae: un sistema cioè in cui entrambe le componenti sono piuttosto pesanti (nell’ordine di diverse masse solari) e grandi (giganti o supergiganti) talmente vicine tra di loro che la loro forma è deformata dalla forza di gravità, che le rende ellittiche e che causa un continuo trasferimento di materia dall’una all’altra componente.
 
5)Omicron Aquarii (in cinese Kae Uh, “il tetto”), è una “variabile Gamma Cassiopeiae”, cioè una stella che presenta una velocità da rotazione elevatissima (non lontana da quella che porterebbe alla sua distruzione), pari a circa 250 km/s, che porta all’espulsione di materiale dalla stella che va a disporsi ad anello intorno ad essa. Essa muta la sua magnitudine da +4,68 a +4,89.
 
6)Seat (Pi Aquarii), è una stella bianca-azzurra della fascia principale, è una stella Be e nello specifico un’altra variabile Gamma Cassiopeiae che ruota su se stessa a 270 km/s e muta la propria mag.app. da +4.5 a +4.8.
Questa stella ha una compagna spettroscopica di massa 2-3 volte quella solare, e dista 1102 Anni Luce dal Sistema Solare.
 
7)Hydor (dal greco ὕδωρ, “acqua“), nota anche come Ekkhysis (dal greco á¼”κχυσις, “che emana”) o come Lambda Aquarii, è una gigante rossa con magnitudine apparente di +3.722, ma tale magnitudine varia con cicli di 24.5, 32 e 49,5 giorni.
Sistemi planetari
Nella costellazione dell’Acquario sono presenti anche alcuni sistemi planetari:
 
1)Gliese 876 è una nana rossa, la prima intorno alla quale è stato scoperto un sistema planetario costituito da tre pianeti, tra i quali una Super-Terra, Gliese 876-d, di massa 6-8 volte quella terrestre. Dista 15,34 Anni Luce dal Sole;
(rappresentazione artistica del panorama visibile dalla Super-Terra Gliese 876-d: si vede al centro la nana rossa intorno a cui il pianeta orbita, mentre sulla destra è visibile un gigante gassoso in orbita intorno alla stella, Gliese 876-g)
2)91 Aquarii-b  è un gigante gassoso di massa 2,9 volte maggiore di quella del pianeta Giove, in orbita intorno alla stella 91 Aquarii (nota anche come Psi1 Aquarii o HD 219449), una gigante arancione. Dista 148 Anni Luce da noi;
 
3)Gliese 849-b, famoso per essere stato il primo pianeta gioviano scoperto ad orbitare intorno ad una stella nana rossa, Gliese 849;
 
4)HD 210277 contiene un pianeta di massa pari a 1,3 volte quella di Giove, e si trova a 69 Anni Luce dal Sole:
 
5)CFBDSIR J214947.2-040308.9 (noto come CFBDSIR 2149-0403) è un pianeta interstellare, cioè un pianeta che non è legato a nessuna stella e dunque si muove “liberamente” nello spazio interstellare. Scoperto nel Novembre del 2012, si tratterebbe del pianeta interstellare più vicino al nostro sistema solare, con una distanza fissata a circa 130 Anni Luce. Tale pianeta sembra far parte della Associazione di AB Doradus, l’associazione stellare più vicina al nostro Sistema Solare.
(Il puntino blu al centro è un’immagine telescopica del pianeta interstellare CFBDSIR 2149-0403)
Oggetti del profondo cielo 
 
Nella costellazione dell’Acquario sono presenti solo 3 oggetti di Messier, tutti e tre ammassi stellari:
 
1)M73, un asterisma di 4 stelle;
 
2)M2, un ammasso globulare distante 37.500 anni luce;
3)M72, un ammasso globulare distante 55.400 anni luce;
4)La nebulosa Elica (NGC 7293), una nebulosa planetaria a 650 anni luce di distanza;
5)La Nebulosa Saturno (NGC 7009), una nebulosa planetaria, distante 2.400 o 3.900 anni luce da noi (la distanza esatta è oggetto di dibattito);
Vi sono poi numerose Galassie, tra le cui ricordiamo:
 
6)NGC 7184, galassia a spirale distante 114.000.000 anni luce;
7)NGC 7606, galassia a spirale distante 103.700.000 anni luce;
 8)NGC 7723, galassia a spirale;
9)NGC 7727, galassia a spirale barrata distante 111.000.000 anni luce;
10)NGC 7759 (galassia lenticolare, nella foto si trova a destra) + NGC 7759A (galassia a spirale, nella foto si trova a sinistra): le due galassie sono vicine solo in apparenza, per una questione prospettica: in realtà, la prima dista da noi 307.000.000 anni luce, la seconda 337.000.200 anni luce, e non sono dunque interagenti tra loro.
 
Curiosità
Nella costellazione dell’Acquario sarà possibile trovare il pianeta Nettuno, almeno fino alla sera del 02 maggio del 2022, quando l’ultimo pianeta del Sistema Solare entrerà nella costellazione dei Pesci: era entrato in Acquario il 23 marzo del 2010, per cui al momento della sua “fuoriuscita” la sua permanenza nella costellazione sarà durata ben 12 anni e 40 giorni!