(la costellazione dell’Ariete e quella della Mosca, rappresentate nel 1825)

Un po’ di storia

La costellazione dell’Ariete racconta una storia che deriva dall’antica Grecia: quella del Vello d’oro, predato da Giasone e dai suoi Argonauti.

Il mito è il seguente: il re beota Atamante, figlio di Eolo, non era felice della relazione con sua moglie Nefele, motivo per il quale si unì a Ino, figlia del re di Tebe, alla quale però non andavano a genio i figli di Atamante e Nefele, così organizzò un complotto per farli uccidere: iniziò a far bruciare il grano raccolto per impedire i raccolti, e quando il marito inviò dei messi a Delo per interpellare l’Oracolo, li corruppe tutti affinché riferissero che l’unico modo per interrompere la carestia sarebbe stato quello di sacrificare il maschio primogenito, Frisso. COsì il re condusse il figlio sulla cima del monte Lafisto, e stava per sacrificare il figlio quando Zeus intervenne per salvare il ragazzo mandando sulla terra un Ariete alato dal vello d’oro, su cui Frisso montò in groppa e si allontanò, portando con sé anche la sorella Elle (la quale però non riuscì a tenere salda la presa e cadde in mare dopo essersi addormentata, annegando in quello stretto che in suo onore fu chiamato Ellesponto). Una volta giunto a destinazione (nell’attuale Georgia), Frisso per ringraziare Zeus di averlo salvato sacrificò l’Ariete e lo donò al crudele re della Colchide, Eeta, che gli concesse in cambio la mano della figlia, Calciope.

Dopo la sua morte, il fantasma di Frisso tornò in Tessaglia per perseguitare il cugino Pelia, che si era impadronito del trono che sarebbe spettato a Giasone: Pelia promise di lasciare a quest’ultimo il trono se solo lui gli avesse portato il vello d’oro, e questo diede via alla leggendaria missione degli Argonauti [50 eroi tra i quali spiccavano Castore e Polluce (i Gemelli), e Laerte (il padre di Ulisse)]. Essi partirono e, dopo varie peripezie e grazie all’aiuto di una figlia di Eeta, Medea, che si era innamorata di Giasone, riuscirono nell’impresa e a fare ritorno in patria, e il vello d’oro fu appeso da Giasone nel tempio di Zeus a Orcomeno.

La costellazione

L’Ariete non è una costellazione molto appariscente: è relativamente piccola ma è formata da stelle abbastanza ben visibili, con una magnitudine apparente di circa +2 per le più luminose, utili per individuare la costellazione che si può scorgere poco ad Ovest rispetto alle celeberrime Pleiadi. La costellazione dell’Ariete è visibile in entrambi gli emisferi, anche se nel nostro emisfero la visibilità è privilegiata, poiché trattandosi di una costellazione invernale abbiamo più ore di buio per osservarla.

Stelle principali della costellazione dell’Ariete sono:

1)Hamal (dall’arabo Ras al-hamal, “la testa dell’ariete“), o Alfa Arietis, è la stella principale della costellazione dell’Ariete, con una mag.app. di +2,01. Si tratta di una gigante arancione dal raggio quasi 15 volte maggiore del nostro Sole, con una massa di 1,5 volte superiore, che dista dalla nostra stella 65,9 anni luce; la sua luminosità è 90 volte superiore a quella del Sole, e la sua età è stimata in 8,8 miliardi di anni, e la temperatura superficiale media è di circa 4500 °K. Questa stella è stata molto importante in passato perché osservata insieme a Spica (Alfa Virginis), consentiva di determinare il momento degli equinozi. Oggi sappiamo che attorno a questa stella orbita un esopianeta;

2)Sheratan (dall’arabo aš-šarāţān, “le due tracce“), o Beta Arietis, è la seconda stella della costellazione, con una mag.app. di +2,64. Si tratta di una stella doppia, composta da una stella bianca della sequenza principale, il cui raggio e massa sono circa il doppio di quelle del nostro Sole, luminosa 23 volte in più, con una temperatura superficiale media di 8200 °K; la compagna è una nana gialla come il Sole, appena un po’ più massiccia e luminosa, ed orbita intorno alla principale con un periodo di circa 107 giorni. Il sistema dista dal Sole circa 59,6 anni luce;

3)41 Arietis, è una stella bianco-azzurra di sequenza principale di mag.app. +3,61, 2 volte e mezzo più grande del nostro Sole ed oltre 3 volte più massiccia; dista dalla nostra stella 159 anni luce. La temperatura superficiale media di questa stella è di 11750°K;

4)Meshartim (dall’arabo Al Muthartim, “il montone“) o Gamma Arietis, è una stella di mag.app.+3,88 distante 204 anni luce dal Sistema Solare. Si tratta in realtà di una stella doppia, formata da due stelle bianco-azzurre di sequenza principale di massa circa 2,5 volte superiore a quella del Sole, e raggio oltre il triplo più esteso. Su queste stelle, la temperatura superficiale media supera di poco i 9700 °K.

Stelle doppie

1)Gamma Arietis, con le sue componenti bianche e piuttosto vicine tra loro, visibili solo con un discreto numero di ingrandimenti;

2)Lambda Arietis, composta da due stelle gialle di quarta (quasi quinta per la verità) e settima magnitudine;

3)30 Arietis, formata da una coppia di stelle gialle di sesta e settima magnitudine;

4)Epsilon Arietis, formata da due stelle bianche di settima magnitudine.

Stelle variabili

1)R Arietis, mireide dal periodo di 186,78 giorni, nei quali passa da una mag.app. di +7,4 ad una di +13,7;

2)T Arietis, semiregolare pulsante dal periodo di 316,6 giorni, la quale passa da una mag.app. di +7,5 a +11,3;

3)U Arietis, una mireide dal periodo appena superiore ai 371 giorni, che passa da una mag.app. di +7,2 a +15,2;

4)RR Arietis, una variabile a eclisse che in 47,9 giorni passa da una mag.app. di +6,4 a +6,8;

5)RZ Arietis, una semiregolare dal periodo di circa 30 giorni con una mag.app. da +5,62 a +6,01;

6)UX Arietis, una variabile a eclisse dal periodo di 6,4379 giorni che passa da una mag.app. di +6,26 a +6,62;

7)UW Arietis, una variabile pulsante Beta Cephei dal periodo di 0,1528 giorni, che passa da una mag.app. di +6,1 a +6,23;

8)VW Arietis, una variabile pulsante Delta Scuti dal periodo di 0.149 giorni, che passa da una mag.app. di +6,64 a +6,76.

 Sistemi planetari

1)Hamal / Alfa Arietis, vedi sopra;

2)HD 12661, una nana gialla intorno alla quale orbitano due pianeti gassosi: b, avente una massa superiore due volte e mezzo quella di Giove, che orbita intorno alla stella in 263,6 giorni; c, avente una massa di 1,57 volte di quella di Giove, che orbita intorno alla sua stella in 1708 giorni. Questo sistema dista dalla nostra stella 121,2 anni luce;

3)30 Arietis B, una nana bianco-gialla con una compagna orbitante in circa 80 anni attorno ad essa, attorno alle quali orbita in circa 335 giorni un gigante gassoso 10 volte più massiccio di Giove, b. 133 anni luce ci separano da questo mondo;

4)WASP-11/HAT-P-10, è una nana arancione situata al confine tra l’Ariete ed il Perseo, distante 408 anni luce dal nostro Sole; attorno ad essa ogni circa 3 giorni orbita un gigante gassoso massiccio meno della metà rispetto al nostro Giove, b;

5)HIP 14310, una nana gialla situata a 172,48 anni luce dal Sole intorno alla quale orbitano 3 pianeti gassosi, b, c, d;

6)HD 20367, una nana gialla distante 88 anni luce da noi che ospita un gigante gassoso (b) appena più massiccio di Giove, che le orbita attorno in 500 giorni.

Oggetti del profondo cielo

1)NGC772, galassia a spirale distante ben 104.000.000 anni luce di distanza da noi, di mag.app. +10,4;

2)NGC821, galassia ellittica a 68.000.000 anni luce di distanza da noi, di mag.app. +11,2;

 

3)NGC972, galassia a spirale a 68.800.000 anni luce di distanza da noi, di mag.app. +11,3;

Curiosità

In astronomia, l’Ariete ha molta più importanza di quanto non farebbe pensare la sua brillantezza, poiché ai tempi dei Greci conteneva il punto cardinale noto come equinozio di primavera. È questo il punto in cui il Sole attraversa l’equatore celeste da sud a nord; ma l’equinozio di primavera non è fisso, a causa della lenta oscillazione dell’asse terrestre nota come precessione degli equinozi. Quando, intorno al 130 a.C., il grande astronomo greco Ipparco definì la posizione dell’equinozio di primavera, questo punto si trovava a sud della stella Mesarthim (γ Arietis). Fu allora fissato qui l’inizio dello zodiaco, e quindi l’equinozio di primavera fu comunemente noto come il Primo Punto d’Ariete. A causa della precessione, l’equinozio di primavera si è spostato di circa 30 gradi dai tempi di Ipparco e attualmente si trova nella confinante costellazione dei Pesci. Ciò nonostante, esso viene ancora saltuariamente chiamato il primo punto dell’Ariete.