(Rappresentazione artistica della costellazione di Andromeda risalente al 1825)

Un po’ di storia

 Il mito legato alla costellazione di Andromeda ha origine nell’antica Grecia, come spesso capita quando si fa riferimento alle costellazioni visibili in cielo.

Andromeda era una giovane donna di nobili origini: era infatti la figlia di Cefeo, re di Etiopia, e di Cassiopea, regina di Etiopia e donna dalla vanità esagerata: entrambi i genitori hanno dato il nome a due costellazioni non a caso situate vicino a quella di Andromeda.

I guai per la giovane donna ebbero inizio a causa della vanità della madre, che osò sostenere di essere più bella delle Nereidi, bellissime ninfe marine che facevano parte della corte del dio del mare Poseidone. Per questa ragione le Nereidi, irritate dalle parole di Cassiopea, decisero di invocare l’aiuto di Poseidone affinché essa venisse punita: il Dio del mare allora inviò un terribile mostro (altre versioni riportano invece che scatenò un’inondazione di proporzioni apocalittiche) a devastare le coste del regno di Cefeo, il quale non sapendo come risolvere la situazione, si rivolse all’oracolo di Ammone (la divinità egizia Amon era stata dai greci assimilata a Zeus). Il presagio dell’oracolo fu assai nefasto: per placare le ire del mostro, Cefeo avrebbe dovuto sacrificare la sua figlia vergine Andromeda. Non essendoci altre possibilità, Andromeda fu incatenata ad uno scoglio nei pressi di Joppa (Giaffa, l’odierna Tel Aviv) mentre la madre, terribilmente pentita, osservava la scena con rimorso e terrore in attesa dell’arrivo del mostro. Per sua fortuna proprio su quelle coste stava passando l’eroe Perseo (anch’egli presente in cielo come costellazione vicino ad Andromeda), il quale fu rapito dalla vista della giovane donna non appena la vide. Come racconta Ovidio, Perseo dapprima scambiò Andromeda per una statua, poi vedendo le sue lacrime e i suoi capelli mossi dal vento si rese conto della sua natura umana e le si avvicinò, chiedendole chi fosse e perché fosse incatenata a quello scoglio. Andromeda, che per natura era l’esatto opposto della madre, dalla vergogna nemmeno rispose a Perseo e anzi, si sarebbe coperta il volto con le mani se queste non fossero state legate alla roccia; ma vista l’insistenza dell’uomo, alla fine cedette e raccontò lui la sua storia, e di come stesse attendendo un’orribile sorte. In quel momento, in lontananza apparve il mostro, causando alcune grida di terrore anche da parte di Andromeda. Ormai sembrava che per lei non ci fosse più niente da fare, ma Perseo approfittando della presenza del re Cefeo, chiese lui Andromeda in sposa e, ricevuto il suo consenso, si lanciò immediatamente contro il mostro, che sconfisse trafiggendolo con la sua spada. A quel punto, egli liberò Andromeda e la sposò. Andromeda condusse quindi la sua vita da sposa e da madre, mettendo al mondo sei figli, tra i quali anche Perse (progenitore dei Persiani) e Gorgofone (che in futuro avrebbe dato alla luce ben due sovrani di Sparta).

(“Andromeda” di Gustave Dorè, 1869)

La costellazione

(La mappa della costellazione di Andromeda)

La costellazione di Andromeda è facilmente individuabile nel cielo boreale, soprattutto tra settembre e gennaio, grazie anche alla sua vicinanza al grande asterisma noto come “quadrato di Pegaso”: essa è formata da alcune stelle abbastanza luminose (di seconda e terza magnitudine) e da una moltitudine di stelle più deboli, di mag. app. dal +4 in su.

Le stelle principali della costellazione di Andromeda sono:

1)Alpheratz (dall’arabo Surrat al-faras, “l’ombelico del destriero“, oppure sempre dall’arabo Ras al-mar’a Al-musalsala, “il padrone della donna incatenata“), o Alfa Andromedae/Delta Pegasi/Sirrah/Sirah), è la stella più brillante della costellazione di Andromeda (mag.app. +2,06) ed allo stesso tempo è una stella in comune con la costellazione di Pegaso. Si tratta di una stella binaria spettroscopica (cioè una stella binaria che non siamo in grado di risolvere visualmente) composta da una stella al mercurio-manganese con una massa pari a 3,6 volte quella del Sole ed una temperatura superficiale di 13.800 °K, 200 volte più luminosa del Sole; la compagna è invece una stella di sequenza principale di massa 1,8 volte quella del Sole, con una temperatura di 8.500 °K e dotata di una luminosità 10 volte più intensa di quella della nostra Stella. Osservata al telescopio, mostra una compagna ottica, vicina solo visualmente ma per semplici effetti prospettici: essa fu scoperta nel 1781 dal grande astronomo William Hershel. I cinesi conoscono Alfa Andromedae con il nome di Bi Sù Er, “la seconda stella del muro“, facendo parte insieme ad altre due stelle dell’asterisma cinese del “muro” (in cinese: Bi Er);

2)Mirach (dall’arabo al-maraqq, “la schiena”, oppure sempre dall’arabo Al janb al musalsala, “il lato delle donne incatenate“, e veniva spesso chiamata “il lato destro di Andromeda“), o Beta Andromedae/Merach/Mirac/Mirak/Mirar, è la seconda stella più luminosa della costellazione, di mag.app. variabile da +2,01 a +2,1. Si tratta di una stella gigante rossa dotata di una massa 3 o 4 volte superiore a quella del Sole, un raggio 90 volte maggiore, con una temperatura superficiale di 3.800 °K ma una luminosità ben 1.900 volte più intensa. Mirach possiede anche una compagna (di mag.app. +14), da cui dista almeno 1700 U.A. (che significa oltre 255.000.000.000 km, oltre 40 volte la distanza media tra il Sole e Plutone): si è calcolato che un ipotetico osservatore situato nei pressi della debole stella compagna di Mirach, la vedrebbe splendere più di 120 Lune piene. Si tratta di una stella anziana, prossima alla sua “morte”, con il passaggio allo stadio di nana bianca e la formazione di una nebulosa planetaria tutto intorno. Nei pressi di Mirach è visibile con telescopi medio-grandi una galassia, NGC404, che viene quasi del tutto oscurata dalla luminosità della stella e per questo è chiamata anche “il fantasma di Mirach“. Inoltre Mirach si trova a metà strada tra le due galassie più luminose visibili dal nostro emisfero: la galassia di Andromeda (M31) e la Galassia Triangolo (M33);

3)Almach (dall’arabo al-anaq al-‘ard, “la lince del deserto“) o Gamma Andromedae/Almaach/Almaack/Almaak/Alamak, è la terza stella più luminosa della costellazione di Andromeda con la sua mag.app. di +2.01, è in realtà un sistema quadruplo di stelle, molto apprezzato dagli astrofili di tutto il mondo. La stella principale (Almach A) è una gigante arancione avente un diametro 80 volte superiore a quello del Sole ed una luminosità oltre 2000 volte quella della nostra Stella; la seconda stella (Almach B) è una stella bianco-azzurra di sequenza principale, di mag.app. +5.1, che possiede una compagna spettroscopica con un periodo di 2,67 giorni (non visibile otticamente), sempre di sequenza principale, mentre la terza stella (Almach C) è una stella di classe B0. Il sistema di Almach B e quello di Almach C orbitano l’uno intorno all’altro in un periodo di 64 anni, ad una distanza media di 33 UA. Il sistema multiplo di Almach dista da noi circa 355 anni luce;

4)Sadiradra (dall’arabo “il seno della vergine”) o Delta Andromedae, è la quarta stella più luminosa della costellazione di Andromeda, con la sua mag.app. di +3,28. Questa stella è in realtà una binaria spettroscopica formata da una stella gigante arancione con una massa poco maggiore di quella del Sole ma un raggio 14 volte più esteso, mentre la compagna le orbita intorno in 58 anni tenendosi ad una distanza media di 18 U.A. Questa stella ha anche delle compagne ottiche: la prima è una nana rossa che dista 900 U.A. dalla stella principale, e che potrebbe essere legata ad essa da un debole legame gravitazionale; la seconda invece è semplicemente una stella che si trova otticamente vicina per ragioni di prospettiva, non avente alcun legame fisico con Sadiradra. Nel 2003 è stato accertato che il disco circumstellare che si era rilevato qualche tempo prima orbitare intorno al sistema, grazie all’eccesso di radiazione infrarossa emessa, è una fascia asteroidale. La stella in questione dista da noi 101 anni luce.

Stelle multiple risolvibili al telescopio

1)Almach/Gamma Andromedae, è un sistema che con piccoli telescopi appare come doppio mentre i telescopi di un certo diametro possono vederlo come sistema triplo;

2)Mu Andromedae, si tratta di un sistema quadruplo di cui si conosce bene solo la stella principale, una stella bianca-azzurra di sequenza principale distante 136 anni luce da noi;

3)Pi Andromedae, distante 656 anni luce, è un sistema triplo, forse quadruplo, di cui sono individuabili 3 stelle, una delle quali presenta una compagna spettroscopica, mentre l’appartenenza della quarta stella a questo sistema è dubbia. Al telescopio possono vedersi comunque la componente principale, una stella bianco-azzurra di sequenza principale, la seconda componente, una stella bianca di sequenza principale e la terza componente (quella di dubbia appartenenza), una nana arancione parecchio distante dalle altre due stelle;

4)56 Andromedae, una coppia di stelle bianche di quinta e sesta magnitudine.

Stelle variabili

Nella costellazione sono note un gran numero di stelle variabili piuttosto luminose e quindi anche alla portata di piccoli strumenti.
 
Fra le numerosissime Mireidi (stelle variabili di colore rosso con un periodo di almeno 100 giorni e una variazione di almeno una magnitudine) spicca R Andromedae che quando è al massimo della luminosità è visibile anche ad occhio nudo; in 409 giorni compie uno sbalzo che la porta da +14 a +5!
 
W Andromedae quando è al massimo è invece di sesta grandezza, ma anch’essa scende fino alla quattordicesima e risale in 396 giorni;
 
KU Andromedae ha un periodo molto più lungo, di poco superiore ai due anni, ma le sue oscillazioni sono più ridotte, variando fra la sesta e la decima magnitudine.
 
Fra le variabili a eclisse (stelle binarie la cui variazione di luminosità dipende dal fatto che una delle due componenti passa esattamente davanti all’altra, originando proprio un’eclissi) la più appariscente è Zeta Andromedae, sebbene le sue oscillazioni siano molto contenute e quindi difficilmente apprezzabili; si tratta di una coppia in cui le componenti sono talmente vicine da essere a contatto fisico fra loro (variabile Beta Lyrae).
 
Lambda Andromedae è un altro esempio con delle oscillazioni ridotte.
 
Fra le semiregolari pulsanti è da notare la stella ST Andromedae, che oscilla fra la settima e l’undicesima grandezza in poco meno di un anno.

Sistemi planetari 

1)Upsilon Andromedae: si tratta di una stella binaria distante 43,9 anni luce da noi dotata di quattro pianeti, scoperti tra il 1996 ed il 2010! A tre di questi è stato anche assegnato un nome dopo il concorso “NameExoWorlds”: si tratta di Upsilon Andromedae b (Saffar), un gigante gassoso in rotazione sincrona con la stella, orbitante intorno ad essa in meno di 5 giorni; Upsilon Andromedae c (Sahm), altro gigante gassoso con periodo orbitale di 240 giorni e un’orbita particolarmente eccentrica, probabilmente perturbata dagli influssi gravitazionali con il pianeta Upsilon Andromedae d (Majriti), il quale è un gigante gassoso con periodo orbitale di 1290 giorni, che si trova nella zona abitabile nella stella, il che suggerisce che se questo pianeta dovesse avere delle lune rocciose e queste avessero le giuste condizioni atmosferiche, sarebbe possibile trovarvi dell’acqua allo stato liquido e forme di vita; infine il pianeta Upsilon Andromedae e, scoperto nel 2010 e senza un nome specifico, è il pianeta extrasolare più simile a Giove che conosciamo: ha infatti una massa di pochissimo superiore (1,06 volte quella di Giove) e una distanza dalla stella quasi identica (5,25 U.A. contro le 5,2 di Giove dal Sole;

2)14 Andromedae/Veritate, si tratta di una gigante gialla distante 249 anni luce dal Sole attorno al quale nel 2008 è stato scoperto orbitare un gigante gassoso, 14 Andromedae b (noto anche come Spe), un pianeta di massa quasi 5 volte quella di Giove, il quale orbita attorno alla sua stella in 186 giorni. Spe si trova ad una distanza media dalla sua stella pari a 0,83 U.A.;

3)WASP-1, una stella bianca di sequenza principale distante 1200 anni luce dal Sole con un raggio di poco superiore al Sole ma dotata di una massa superiore del 25%: attorno ad essa è stato scoperto nel 1996 un gigante gassoso non molto più grande di Giove, ma meno massiccio, WASP-1 b. ribattezzato Garafia-1. Questo pianeta orbita molto vicino alla sua stella, tanto che percorre un’orbita completa in meno di tre giorni;

4)HD 8673, una stella nana bianco-gialla di sequenza principale che dista 118 anni luce dal Sole. Nel 2005 fu scoperto HD 8673 b, una nana bruna orbitante intorno alla stella. Si tratta di una “stella mancata”, un corpo celeste di massa molto superiore a quella di Giove (nel caso specifico, oltre 14 volte più massiccio), ma non sufficientemente massicce per dare luogo alle fusioni nucleari necessarie per “accendere” le stelle. Questo oggetto orbita attorno alla sua stella in 1634 giorni.

Oggetti del profondo cielo

1)M31, la Galassia di Andromeda, un oggetto distante 2.538.000 anni luce da noi, è la galassia più vicina a noi (se escludiamo le Nubi di Magellano) ed è per questo anche visibile ad occhio nudo a patto di avere un cielo discretamente buio. Si tratta di una galassia a spirale simile alla Via Lattea ma di dimensioni maggiori, ed alla Via Lattea si sta anche avvicinando, cosa che potrebbe portare, tra quattro miliardi di anni, ad una collisione tra le due galassie, che potrebbero così fondersi dando origine ad una grande galassia ellittica. Attorno ad Andromeda sono visibili M32 ed M110, due galassie ellittiche nane che di M31 costituiscono satelliti (esattamente come le Nubi di Magellano per la Via Lattea);

2)NGC 404, il “Fantasma di Mirach“, una galassia nana distante 11.000.000 di anni luce la cui visibilità è ostacolata dalla presenza negli immediati paraggi della stella Mirach (Beta Andromedae);

3)NGC 891, una galassia a spirale collocata non lontano da Almach/Gamma Andromedae, distante da noi 39.000.000 di anni luce;

4)NGC 7662, nota anche come Nebulosa Palla di Neve, è una nebulosa planetaria distante tra i 2000 ed i 6000 anni luce;

5)NGC 752, è un grande ammasso aperto distante 1490 anni luce da noi.