(M2 fotografato dal telescopio spaziale Hubble)

M2 (o NGC7089) è un ammasso globulare visibile nella costellazione dell’Acquario. Questo oggetto può essere osservato in entrambi gli emisferi, essendo molto vicino all’equatore celeste: nell’emisfero nord è visibile al meglio durante l’estate, mentre nell’emisfero sud durante l’inverno. Si tratta di un oggetto al limite della visibilità ad occhio nudo, avendo una mag.app. di +6,3 tale per cui è necessario un cielo in condizioni davvero ottimali per riuscire a scorgerlo senza l’ausilio di strumenti ottici; la musica cambia non appena lo si cerca al binocolo o, meglio ancora, con un telescopio! 

Un po’ di storia

M2 fu osservato per la prima volta l’11 settembre 1746 dall’astronomo italiano Giovanni Domenico Maraldi, il quale si trovava a Parigi all’Accademia delle Scienze francese, e stava osservando la cometa De Chésaux (la Grande cometa del 1744, nota anche come C/1743 X1) in compagnia di Jacques Cassini (figlio del celebre astronomo Giovanni Domenico Cassini, compaesano del Maraldi). In seguito, ed in modo del tutto indipendente, M2 fu “riscoperta” da Charles Messier, anch’egli a caccia di comete e curiosamente nella stessa data, ma 14 anni più tardi, nel 1760. Messier, nel suo attento annotare, descrive così M2: “Nebulosa senza stelle nella testa dell’Aquario, il centro è brillante, e la luce che l’avvolge è rotonda; somiglia alla bella nebulosa che si trova tra la testa e l’arco del Sagittario, e si vede assai bene in un telescopio di due piedi, posta sul parallelo di (alpha) Aquarii“. Messier però non riesce a risolvere quella che lui chiama “nebulosa”, operazione che invece sarà compiuta da William Hershel qualche tempo dopo, il quale notando la composizione stellare dell’oggetto, lo paragonerà ad un pugno di sabbia finissima. 

Di M2 conosciamo la distanza dal Sole, pari a 37.500 anni luce, e la sua distanza dal centro galattico, pari a 33.500 anni luce. Si tratta di un ammasso globulare ricco di stelle e molto compatto: pensate che il suo diametro è di circa 175 anni luce e contiene una popolazione di almeno 150.000 stelle, con un età stimata di circa 13.000.000.000 anni, il che lo renderebbe uno degli ammassi globulari più antichi! Al suo interno ospita almeno 21 stelle variabili di diversa specie, il cui studio ci ha consentito di determinarne la distanza con una buona precisione.

Osservazione

(carta del cielo che mostra con precisione dove trovare M2)

M2 si trova facilmente nella costellazione dell’Acquario, non lontano dalle stelle Alfa e Beta della costellazione (Sadalmelik e Sadalsuud). Non è possibile, a meno di avere un cielo davvero buio, riuscire a scorgere M2 ad occhio nudo, ma è già riconoscibile come un alone con l’ausilio dei più piccoli binocoli, mentre con un telescopio da almeno 10″ è possibile risolverlo completamente ottenendone una visione completa.